Nel gennaio 2019 sono stato per alcuni giorni nella città di Madrid per lasciare tracce creative e per vedere finalmente una città che mi ha sempre incuriosito.

 

 

 

Alcuni quartieri come Lavapies o Malasaña, o anche posti come la stazione di Atocha o il Matadero sono a dir poco meravigliosi. Durante questa vacanza ho avuto modo di entrare in una lingua che ho studiato per alcuni anni, perdendone però pezzi per strada. Sguazzarci dentro per qualche giorno è stato emozionante. I vari interventi sono stati proprio in lingua spagnola, grazie alla revisione e la supervisione di Elisa; alcune poesie sono state scritte solamente in lingua spagnola, mentre altre sono traduzioni. Ci sono state pure delle comparse in lingua inglese e, ovviamente, in italiano.

 

 

Sono stato a vedere anche una straordinaria mostra sull’evoluzione culturale e artistica di Madrid dopo la morte di Franco presso il Centro Cultural Conde Duque; qui dentro ho trovato una installazione interattiva che prevedeva di inserire il proprio volto dentro un marchingegno. Facendo ciò si prestava il proprio volto ad una divertentissima animazione e venivano registrate in diretta tutte le smorfie. Di seguito uno dei tre video che ho registrato. Indimenticabili.

Locura madrilena.Parte 2.

Pubblicato da Ma Rea su Sabato 19 gennaio 2019

 

 

 

 

 

Tornando a noi, girare in lungo e in largo Madrid è stato altamente stimolante. Durante queste lunghe passeggiate ho lasciato tracce di fermate poetiche, maniglie erranti, omini buffi degli Elegantismi, bucati in versi e cartelli alternativi in castellano. Di lato alcuni preparativi prima del viaggio. E a seguire la classica carrellata fotografica a documentare la presenza errante spagnola del gennaio 2019.

 

 

 

 

 

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