Durante il mese di dicembre le tracce della poesia errante sono state molteplici. Bologna è costantemente un laboratorio, quindi i segni poetici e artistici dello Stendiversomio presenti lungo le sue strade sono sempre molti e spesso hanno una funzione sperimentale.

 

Cartello dei ”Consigli per gli altruisti” in un’area di sosta all’autogrill all’altezza di Brescia

 

 

 

 

 

In dicembre, dalla città laboratorio emiliana l’attività di strada si è propagata a Fontanellato (PR), Mestre (VE), Ferrara, Padova, Este (PD), Galzignano Terme (PD), Bergamo e Brescia. Gli interventi sono stati molteplici, come al solito.

 

 

 

 

 

 

L’ingresso al Labirinto della Masone

Le varie tappe sono state occasione di incontri e visite a mostre di arte contemporanea e luoghi suggestivi, come ad esempio lo straordinario labirinto della Masone di Fontanellato (PR). Nei pressi del labirinto di Franco Maria Ricci sono comparsi cartelli dei Consigli per gli altruisti e pure una fermata poetica lungo le vie del centro del paese.

Ovviamente, anche dentro il percorso del labirinto la poesia errante non si è fatta attendere; Fermate poetiche, Versi carrai e segna porte poetici. La dimensione suggestiva è stata ancora maggiore perché lungo il percorso del labirinto erano presenti sculture-installazioni fatte col bambù (come quella visibile nella foto a fianco). Un’ottima occasione di dialogo per la poesia errante col misticiscmo sprizzante di questo luogo memorabile.

 

 

 

Di seguito una piccola clip di promozione del libro ”Composizioni sul lastrico di una memoria” girata proprio dentro questo magico posto:

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=kbS-NPN8fMo&feature=share&fbclid=IwAR2eVSAumbbzlVGFn-CV4QedbDFqFAEX8UhzFPW98PKgjOAPXnHqq-_c5T8

 

 

 

Dalla serie ”Numeri” (8, in questo caso) di Erté

 

 

 

 

Nella sede del labirinto era in corso una mostra piuttosto interessante, anche se non proprio esaltante: ”Wendingen 1918 – 1931 ‘Rivolgimenti’ sospesi tra Jugendstil e astrazione”: L’esposizione e testimonianza della nascita e dello sviluppo di una importante rivista di arte e architettura olandese dell’epoca. Ci stavano, però, anche oggetti e mobili del periodo. Probabilmente la serie più affascinante è stata quella di Erté, di cui qui a fianco è possibile vedere una litografia. De gustibus non est disputandum. Ovviamente.

 

 

 

 

 

Alcuni storici manifesti esposti alla mostra ”Carosello”.

Segna porta poetico di ”Non disturbare” alla Fondazione Magnani Rocca

 

 

 

 

Anche alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (PR) è comparso un segna porta poetico, occasione nella quale era in corso una esposizione altamente suggestiva ed emotivamente importante del ”Carosello. Pubblicità e televisione 1957 – 1977”. Un bel tuffo nel nostro passato così creativo e divertente.

 

 

 

 

 

 

La tappa bergamasca si è intrecciata con la mostra ”Il corpo insensato” tenuta al Palazzo della Ragione e con un salto presso il GAMeC. Stimoli di ogni tipo, alcuni più meritevoli di altri. Stimoli di grande contemporaneità che hanno puntellato gli interventi erranti in qua e in là. La prima, una piccola mostra collettiva che ha sviscerato la tematica del corpo attraverso grandi nomi, ma altalenante nella presa emotiva. Quella del GAMeC, intitolata ”Libera. Tra Warhol, Vedova e Christo”, era infarcita di grandi opere derivanti da alcune confische lombarde e dalla collezione permanente del museo, quindi senza un vero filo conduttore tematico chiaro, ma dotata di alcuni piccoli grandi capolavori italiani e non. Non memorabile, ma interessante. Ma ciò che si è dimostrato più meritevole è stata l’esposizione di Zehra Doğan presso il Museo di Santa Giulia di Brescia. Lavori di alta intensità e drammaticità legati alla sua complicata biografia. Tra i vari luoghi toccati a inizio dicembre c’è stata pure una visita al museo M9 di Mestre (VE), dentro uno spazio espositivo che racconta in modo interdisciplinare la storia italiana del secolo da poco terminato. Un luogo estremamente affascinante e ben fatto. L’occasione ha visto un solo intervento mestrino a causa del maltempo costante di quei giorni. Una fermata poetica di fianco al museo. Però, alla fine, almeno una traccia errante comparve pure qua. Di seguito alcune foto :

 

 

 

”Giuseppe” di Sislej Xhafa alla collettiva ”Il corpo insensato di Bergamo

Un lavoro di Enrico Baj al GAMeC

 

Uno tra i molti lavori esposti di Zehra Doğan presso il museo di Santa Giulia a Brescia

 

 

 

Foto dentro il museo M9 di Mestre. Una esperienza straordinaria.

Proboscideo. La divinità delle fontanelle bergamasche. Da ”Elegantismi”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come detto poco sopra, gli interventi nelle varie città sono stati parecchi e differenziati. Di seguito una piccola e buffa GIF dalla città di Brescia che racchiude gran parte di queste esperienze e del mio mondo:

 

 

 

 

 

 

 

E infine ci sta la gallery in cui perdersi tra tutte le avventure erranti. Buona visione:

 

 

 

 

 

 

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