Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 ho portato interventi poetici da nord a sud Italia. Praticamente una grande alta marea di poesia errante.

 

 

Tutto è cominciato con Reggio Emilia, in modo abbastanza leggero. L’occasione è stata la visita alla bellissima mostra di Jean Dubuffet assieme al mio compagno di merende artistiche Klynski. Una immersione degna di nota seguita da tracce improvvisate di poesia errante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Qualche giorno dopo è toccato a Roma. I quartieri coinvolti sono stati diversi, come già era successo in passato. Durante questi interventi ho avuto varie persone che mi hanno accompagnato e guidato lungo le vie della città eterna. La tappa romana mi ha portato anche a una delle feste private del Casolino al quartiere del Pigneto, posto in cui ho anche alloggiato. I passaggi erranti si sono manifestati nei quartieri di San Lorenzo, Centocelle, Pigneto, Nomentano, Tiburtino, Quadraro, Rione i Monti.
 

 

 

Per chiudere le feste natalizie sono passato per Napoli, città che amo molto e nella quale ho stabilito un rapporto consolidato, in primis con Antonio Conte, artista con cui ho da tempo un gran feeling espressivo.
Il 4 gennaio, proprio nello studio di Antonio, ho eseguito la performance artistica ”POESIE DI UN POETA SPARSO presenta: Ma Rea”. Una esperienza che mi ha portato a sviluppare ulteriormente le sperimentazioni in questo ambito. Ovviamente, anche lungo queste strade c’è stata tanta poesia e divertimento di gruppo. Una squadra molto affiatata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito un time lapse girato da Luca Piscitelli durante una stesa di bucato poetico lungo via Toledo.

 

 

 

Dopo questa incursione narrativa ecco arrivata la classica carrellata di foto a documentare l’alta marea di poesia errante.

 

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