A fine agosto del ’19 la poesia errante ha fatto tappa in varie città, lasciando segni di varia natura poetica. I centri urbani coinvolti da questa trasferta in versi sono stati Catania, Messina, Vulcano, Salerno e Napoli.

In questa occasione la poesia errante ha toccato zone dell’Italia ancora sconosciute. Un misto tra vacanze e lavoro artistico di strada. Catania è stata quella più soggetta e più permeata da questo passaggio.

 

Durante questi passaggi non sono mancati gli stimoli, dalle visite alle esposizioni presso Palazzo Biscari di Catania al Museo Madre di Napoli, fino all’escursione sul Vulcano della medesima isola Eoliana.

 

 

 

L’alta marea di poesia errante di fine agosto ha visto l’inaugurazione di un nuovo lavoro: OCTOPOIESIS

Le prima tracce, ovvero i primi polpi erranti sono comparsi presso l’isola di Vulcano. Piccoli polpi che lasciano chiazze d’inchiostro a zonzo.

 

 

 

 

 

Napoli, invece, è stata un’opportunità per fare anche una nuova performance errante presso lo studio d’arte di Antonio Conte: Alla ricerca della poesia perduta. In questo caso, la declinazione espressiva è stata un’improvvisazione giocata al buio e a piccole e graduali illuminazioni fatte con i fiammiferi. Un rito attraverso il quale condividere, non tanto la luce portata dalla poesia/fiammiferi/candele, ma una porzione di buio con gli spettatori.

 

 

 

 

Di seguito una carrellata degli interventi erranti lungo questo stimolante giro di strofe di strada.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *