La Poesia errante non è “semplice” poesia, è un’esperienza, è uno squarcio nel tempo.
La sua missione è restituire la dimensione poetica agli oggetti e alle nostre azioni quotidiane.
Non che non ce l’abbiano, ma, semplicemente non siamo più abituati a vederla.
Errando le parole escono dai libri e si riappropriano della loro quotidianità e della loro dimensione pubblica.
Le strade, gli oggetti, gli spazi pubblici e privati, i simboli e le azioni sono veicoli fondamentali della comunicazione contemporanea. Ecco arrivato il momento di ascoltare queste strofe che hanno deciso di abbandonare gli scaffali e di riappropriarsi della loro forza comunicativa attraverso tutti questi canali espressivi.
Loro ti vogliono parlare e sono disposte a collocarsi ovunque per arrivare a te.

I progetti rappresentano le forme artistiche con cui la Poesia errante si dipana tra noi. Ognuno di essi, a sua volta, è costituito da vari tasselli.

L’obiettivo è quello di comporre una specie di puzzle poetico-artistico che gradualmente prenda una forma sempre più leggibile agli occhi del mondo, così da svelare il suo essere e le sue ragioni di vagabondaggio espressivo.

Di seguito l’elenco dei progetti, dal più recente al primo del 2014 (tutt’ora in circolazione). Ogni progetto è cliccabile, così da essere scoperto nelle sue sfaccettature. Alcuni consistono in tipologie uniche, altri invece si articolano tematicamente, o per intento comunicativo.

Fermata poetica, Torino 2024

  1. Buona Sera, Caro Arrêt Poétique,
    Le ho incontrato a Boulogne Billancourt : La vitesse de la vie/est la raison même de la Poésie.
    Grazie per sue parole.
    Rimanera con me un longo tempo.
    Sophie

  2. Juana del Pilar Pérez Aguilar

    Te vi al pasar, volví sobre mis pasos y allí estabas, al leerte me sentí feliz de saber que existes, que existe un remanso de paz, sin prisas ni preocupaciones.
    Fue en Málaga (España). Gracias

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