La Pasqua del 2024 è stata una erranza di gruppo nella città di Livorno. Un modo come un altro per condividere momenti di convivialità e di poesia con persone speciali.  Come al solito, la Poesia errante non conosce requie, e anche le festività pasquali sono state una nuova occasione di vagabondaggio poetico e artistico, questa volta in una città toccata una sola volta di striscio la scorsa estate (prima del passaggio errante sardo). Svariati gli interventi con cartelli e manifesti dei Consigli per gli altruisti, una forma comunicativa di rovesciamenti simbolici e dialettici, un gioco ironico polisemico e mai pago di mettere il dito nelle piaghe della nostra cultura. Per saperne di più su tale tassello (4′ in ordine) si possono scoprire ulteriori informazioni cliccando sul link del progetto di riferimento: “Chi di spada ferisce di spada perisce“.

Consigli per gli altruisti, Livorno

 

Le tracce distribuite lungo la città sono diverse e vanno del centro storico fino al lungomare. Momenti di esplorazione conditi di poesia e di interventi artistici.

Non disturbare, Livorno

 

Il quartiere Venezia è stato uno dei luoghi più frequentati e anche corposamente performato dall’erranza di quei giorni. Un Segna porta poetico è comparso anche nella maniglia del locale Sud, durante un momento di tranquillità, per eseguire questa piccola azione furtiva. Le maniglie poetiche sono piccole poesie che decidono di sostare ad una porta in attesa di un lettore curioso. Per saperne di più clicca di seguito: “Non disturbare“.

Fermata poetica, Livorno

 

Le Fermate poetiche comparse lungo le strade sono state 7 in totale, e non potevano mancare quelle a tema marino. Di seguito altri due esempi di queste installazioni.

Fermata poetica, Livorno

Fermata poetica, Livorno

 

Ovviamente, avendo vissuto l’esperienza in gruppo, non sono mancate le collaborazioni. È così che nasce la figura del collaboratore di giustizia poetica.

Installazione di una Fermata poetica, Livorno

 

Tra i vari interventi sono comparsi anche dei Surgelamenti scongelati dentro il ristorante Jhonny Paranza, ovviamente, a loro insaputa (ulteriore declinazione dei classici Surgelamenti che finiscono nei freezer dei supermercati), una poesia dei Versi apolidi e un personaggio degli Elegantismi, visibile in questo piccolo video di TikTok: Il Fontanino.

Ecco un momento dell’applicazione del surgelamento scongelato nel ristorante:

Surgelamenti scongelati in applicazione da una collaboratrice di giustizia poetica dentro una vuota cornice decorativa preesistente

 

I Surgelamenti scongelati sono piccoli pescetti poetici che sguazzano solitamente dentro i cartelli stradali di obbligo, come fossero dentro una boccia d’acqua. In questa occasione ben si prestavano incorniciati dentro al locale, pertanto decidemmo in gruppo di applicarne un paio, così da fare una sorpresa al personale del ristorante.

 

Infine, pure un Verso Carraio comparve, così da dare un ulteriore tocco di classe a quello speciale week end di alta marea di Poesia errante.

Per saperne di più sui Versi Carrai e sulle Fermate poetiche si possono scoprire informazioni al progetto “In direzione poetica ed errante“. Entrambi fanno parte del progetto menzionato, precisamente il 1′ e il 3′ tassello.

Versi Carrai, Livorno

 

 

E così fu un’alta Marea di Poesia errante nella città di Livorno.

Questi gli aggiornamenti S.M.A.S. del giorno (Servizio Meteo Alternativo Stendiversomio).

A breve il prossimo aggiornamento.

 

Ma Rea

 

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